L'ADOLESCENTE by Fyodor Dostoyevsky

L'ADOLESCENTE by Fyodor Dostoyevsky

autore:Fyodor Dostoyevsky [Dostoyevsky, Fyodor]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: italiano, no cover, archivio italiano
pubblicato: 2012-02-07T11:18:17+00:00


IV

Tuttavia la mia coscienza, dopo aver brillato per un attimo, rapidamente si spense. Ricordo ancora a malapena come fui portato a destinazione e accompagnato in casa della mamma, ma una volta lì caddi quasi immediatamente in uno stato di completa incoscienza. Il giorno dopo, come mi raccontarono in seguito (anch'io, del resto, questo lo ricordo), la mia mente si illuminò di nuovo per un attimo. Mi è rimasto impresso che ero nella camera di Versilov, sul suo divano; ricordo attorno a me i volti di Versilov, della mamma, di Liza, ricordo benissimo che Versilov mi parlava di Zèrscikov e del principe, che mi mostrava non so che lettera cercando di calmarmi. Essi mi raccontarono poi che domandavo di continuo con terrore di un certo Lambert e che udivo continuamente l'abbaiare di non so quale maltese. Ma la debole luce della coscienza si offuscò: verso la sera di quel secondo giorno ero ormai in preda a una febbre altissima. Ma anticiperò gli eventi e darò una spiegazione preliminare.

Dopo che quella sera ero fuggito dalla casa di Zèrscikov e che tutto là dentro si era un po' calmato, Zèrscikov, ripreso il gioco, improvvisamente aveva dichiarato con voce tonante che era accaduto uno spiacevole errore: il denaro scomparso, quei quattrocento rubli, era stato ritrovato nel mucchio del rimanente denaro e i conti del banco erano risultati in perfetta regola. Allora il principe, che era rimasto nella sala, si era accostato a Zèrscikov esigendo con forza che dichiarasse pubblicamente la mia innocenza e inoltre mi presentasse le sue scuse in forma di lettera. Zèrscikov, per parte sua, aveva trovato la richiesta degna di considerazione e aveva dato la sua parola, in presenza di tutti, di inviarmi l'indomani stesso una lettera di spiegazione e di scusa. Il principe gli aveva dato l'indirizzo di Versilov e, effettivamente, questi il giorno dopo aveva ricevuto personalmente da Zèrscikov una lettera a mio nome e milletrecento rubli e rotti, che mi appartenevano, da me dimenticati sul tavolo della roulette. In tal modo la faccenda di Zèrscikov era chiusa e, quando rinvenni dallo stato di incoscienza, questa bella notizia contribuì molto alla mia guarigione.

Il principe, ritornato a casa dopo il gioco, aveva scritto quella stessa notte due lettere, una a me e l'altra al suo vecchio reggimento, dove gli era accaduta quella storia con la cornetta Stepanov. La mattina successiva stessa aveva spedito entrambe le lettere. Poi aveva scritto un rapporto ai superiori e con questo rapporto in mano la mattina presto si era presentato spontaneamente al comandante del suo reggimento e gli aveva dichiarato che egli era "un delinquente comune, che aveva preso parte alla falsificazione delle azioni ***, che si consegnava alla giustizia e chiedeva di essere giudicato". Ciò dicendo gli aveva consegnato il rapporto nel quale tutto ciò era esposto per iscritto. Egli era stato arrestato.

Ecco, parola per parola, la lettera che mi scrisse quella notte:

"Impareggiabile Arkàdij Makàroviè,

"Dopo aver tentato "la via d'uscita" dei lacchè, con ciò stesso ho perduto il diritto di confortare almeno un po'



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